Quasi come una vecchia amica

Domani sarà il silenzioso anniversario di un giorno che mi (ci) ha cambiato la vita. 9 anni fa, il 2 febbraio 2007, all’una del pomeriggio mi stavo sottoponendo all’ecografia morfologica durante la quale verrà poi diagnosticata l’agenesia del corpo calloso del raggio.

Ogni anno, il 2 febbraio mi ricorda quanto possiamo essere fragili noi esseri umani, ma anche la forza d’animo che mi ha costretta a trovare in me stessa per avere il pargolo qui con noi oggi. E’ stato il giorno in cui la mia gravidanza si è trasformata in un incubo, ma anche la scintilla che mi ha spinta a voler comprendere di cosa si trattasse ed, in seguito, a cercare di dare aiuto a chi si fosse trovato da allora in poi nella nostra stessa situazione.

Quindi buon anniversario carissima morfologica, che dopo tutti questi anni sei diventata quasi come una vecchia amica silenziosa, che mi ricorda che non bisogna arrendersi mai <3

Insegnante di sostegno: goie e dolori.

Qualche settimana fa ho firmato il PEI a scuola e ieri è finalmente finita e sono iniziate le vacanze di Natale.

Il raggio sta recuperando parecchio in questi mesi, grazie soprattutto all’impegno dell’insegnante di sostegno, ma anche alla mia promessa di regalargli il 3DS Nintendo se per Natale fosse tornato sempre a casa senza note sul quaderno. Voglio vedere che faccia farà domani quando glielo consegnerò, dopo questi mesetti di attesa!

Grazie ad un lavoro costante (sia a scuola che a casa) prima sulle singole lettere e poi sulle sillabe ora legge pian piano paroline intere. A mano a mano che si velocizza, sembra sempre più incuriosito a tentare di leggere paroline nuove. Il sollievo che provo nel vederlo progredire è indescrivibile! In questi anni ho accettato il divario che esiste tra lui ed i suoi compagni, ma non per questo desisto nel proporgli le stesse attività o quasi dei compagni e dei coetanei.

Nelle scorse settimane il raggio mi ha raccontato spesso delle sue sessioni di scrittura e lettura delle sillabe nella biblioteca scolastica  con la maestra d’appoggio così quest’anno mi sono fatta coraggio e ho chiesto appunto, durante la consegna del PEI, come sono strutturate le mattine del pargolo. E qui, RULLO DI TAMBURI, ho scoperto che le sue ore di sostegno vengono utilizzate “in cooperativa”.

Mi spiego. Durante le prime due ore al mattino (in cui è più attento e meno propenso a distrarsi) va in biblioteca con il sostegno a scrivere e leggere senza interruzioni. Prima dell’intervallo l’insegnante lo riporta in classe perchè così gioca insieme ai compagni. Infine il raggio rimane in classe SENZA SOSTEGNO perchè la sua maestra porta fuori classe un’altra bambina con la legge 104.  Il mio primo istinto è stato di denunciare: tutti, dalla dirigente scolastica a cascata sino alle collaboratrici scolastiche. Poi però mi sono fermata.

Questo metodo, seppure bizzarro, sta funzionando per il raggio. Passata l’incazzatura ho anche riflettuto sul fatto che, se riesce veramente a stare in classe senza aiuto, posso considerarlo un progresso. Infine, avendo il pargolo la legge 104 con gravità, non potrebbe stare in classe con un’altra bambina certificata, ma mi rifiuto di fare la guerra tra poveri: dove c’è posto per uno, ce n’è anche per due!

Anche per me che sono tendenziamente aggressiva è un passo avanti riuscire a collaborare con le insegnanti, senza sentirmi attaccata e senza finire in discussioni infinite e sterili.

Per questo Natale quindi (anche se ormai sono diversi anni che non lo percepisco più e quindi non riesco a godermelo) chiederò un po’ di pazienza, la capacità di distinguere tra ciò che posso cambiare e ciò che non posso e la forza di accettarlo.

Buone Feste a tutti, un abbraccio!

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Il raggio scout

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Ieri prima caccia scout per il raggio. Da ottobre infatti, ho voluto tentare di inserirlo nel gruppo del nostro quartiere.
C’è stato un momento di crisi prima di partire perché non ce l’ha fatta a seguire la messa (in questi week end proverò ad accompagnarlo ed a stare con lui a Messa nella chiesetta in piazza sopra casa nostra).
Prova a resistere solo se gli sto vicino, invece ieri Akela l’ha preso con sè e lo ha portato in mezzo ai bimbi così tra la chiesa nuova (quella in Via Lomellini, per chi è di Genova) e l’organo che aveva un suono secondo me molto bello ma per il raggio forse troppo forte, siamo dovuti uscire ed andare a prenderci un caffè aspettando che terminasse la funzione.
Il branco ha preso la funicolare Zecca-Righi (per chi non è di Genova è una specie di trenino che si “arrampica” dal centro città al Righi che è la zona collinare alle spalle della città) e ha fatto una piccola camminata.
A parte una piccola caduta che comunque non gli ha provocato grossi problemi si è divertito molto. Uno dei vecchi lupi gli ha fatto provare a suonare la chitarra così ne ha chiesta una a me e al papy per Natale!
L’unica piccola ansia è che gli educatori non chiamano, non mandano foto, non dicono nulla insomma! Ieri poi sono arrivati un’ora dopo quanto preannunciato. Se questa estate manderemo il raggio al campo o se più semplicemente parteciperà a qualche bivacco, penso che dovrò prepararmi un camion di camomilla (o meno prosaicamente un clistere di valium).  😉