Purtroppo anche quest’anno Genova è stata invasa dalle acque dei fiumi Bisagno e Fereggiano che sono esondati. Fortuna vuole che sia capitato di notte, quando ci sono meno persone per strada, ma c’è stata anche in questo caso una vittima: un infermiere di poco più di cinquant’anni che è stato verosimilmente travolto dall’ondata di piena.
E’ spaventoso pensare che, ogni volta che piove un po’ più forte e per un po’ più di tempo, rischiamo di essere travolti dal fiume…
Parlo per me che lavoro nella zona allagabile, ma soprattutto per chi ci vive o ha attività commerciali ed ogni volta rischia la vita e la bancarotta a causa dei danni…
Ogni volta mi commuove vedere come gli angeli del fango si danno da fare per ripulire la città e riportare tutto ad una parvenza di normalità, ma stavolta ho voluto fotografare Piazza Colombo per far vedere a tutti come si presentava la mattina di lunedì 13 ottobre.
E’ difficile spiegare a parole la desolazione ed il silenzio in quel momento, la pochissima gente per strada e l’odore di fango che permeava ogni cosa…
Il raggio (e diverse centinaia tra bimbi e ragazzi con lui) hanno rischiato che il centro di terapia fosse sommerso dal fango e dai detriti (e vicinissimo al ponte dove il Bisagno è uscito dagli argini) e solo per puro caso si è salvato dall’ondata di piena…
Mi sento quindi di rivolgere un appello alle istituzioni: ok, lo scolmatore forse è una spesa per ora insostenibile per la città ma cerchiamo almeno di tenere pulito il letto del fiume, di monitorarlo con dei dispositivi che avvisino la popolazione quando l’acqua sta per invadere le strade.
Ok Genova è forte, Genova risorge, ma Genova è stanca di rischiare la vita!