Iscrizione a scuola

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E’ fatta!
Sono riuscita a concludere l’iscrizione online alla scuola primaria e subito dopo ho consegnato in segreteria una copia della legge 104 ed della diagnosi funzionale.
I documenti ASL che servono per il sostegno infatti, devono essere consegnati a mano, non è possibile per ora l’invio telematico.
La verità è che, se potessi, terrei il raggio ancora in asilo ma purtroppo mi è stato fatto notare che l’anno ponte è stato abolito.
Potrei sbagliarmi, ma non credo che mio figlio sia pronto per imparare a scrivere e leggere.
Lui che giocherebbe ininterrottamente per 24 ore al giorno, che non riesce mai a stare fermo, che si ribella ad ogni singola regola e convenzione riuscirà a stare seduto almeno 5 ore? Mah… In ogni caso ci proveremo!
Da novembre 2012 sono andata a ben 3 open day di tre elementari diverse ma appartenenti allo stesso polo didattico, diventando un’ombra rompiscatole per il vicepreside e le future aspiranti maestre. Che poi siano “aspiranti” è tutto da vedere perché temo si siano passate la voce con le colleghe dell’asilo sul fatto che il pargolo sia ipercinetico e quindi penso che ci troveranno un posto libero in qualche primaria sull’Everest, tra lama sputacchianti ed alpinisti coraggiosi!
Scherzi a parte mi sento molto meno disincantata rispetto al passaggio tra nido e materna.
Prevedo, come già capita ora alla materna, molti passaggi del raggio in qualche aula a parte, specialmente quanto sarà iperstimolato e comincerà ad innervosirsi.
Prevedo anche un programma differenziato e minore rispetto ai compagni.
Sto quasi pregando, io che sono mezza atea, affinché il sostegno o almeno l’OSE dell’anno prossimo siano preparati sulla “nostra” patologia o che almeno abbiano voglia di confrontarsi con noi genitori. Ma temo che il mio rimarrà un sogno…
Non mi resta che aspettare ed incrociare le dita che capiti l’istituto che ho indicato come prima scelta perchè se attribuiscono il cucciolo a quello di seconda scelta, ma contemporaneamente non ci viene assegnato il trasporto scolastico (come qualcuno neanche tanto velatamente ci ha già detto) nasceranno parecchi problemi con i nostri orari lavorativi.
Spero davvero che la realtà mi dimostri che mi sto sbagliando e che il mio è solo pessimismo…

Scegliendo le primarie


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Non quelle del PD, ma la scuola per il pargolo.
A partire dalla prossima settimana infatti, con mio marito ci dedicheremo a visitare le scuole primarie “papabili” dove poter iscrivere il raggio.
Qualche giorno fa è venuto in asilo un funzionario della scuola elementare confinante per descrivere le varie attività offerte.
Oltre a valutare la distanza da casa, gli orari e le attività di studio ed eventualmente sportive cerchiamo una scuola che possa essere a misura di bambino “imperfetto”, imperfetto per gli altri ovviamente, non per noi che lo amiamo con una forza tale che non avremmo mai immaginato di poter provare.
Cerchiamo una classe tranquilla, con delle maestre pazienti, magari non tanto lontana da dove abitiamo e con un’insegnante di sostegno che abbia una preparazione minima sui problemi cognitivi e comportamentali conseguenti ad una malformazione cerebrale.
Mission impossible, insomma.
Il raggio presenta alcuni sintomi simil ADHD ed altri causati dall’ACC.
L’anno scorso credo di aver rischiato seriamente la gastrite per le uscite dalla classe, che non mi hanno mai trovata molto d’accordo, ma che secondo le maestre servono al bambino per calmarsi e fare attività con la maestra di sostegno e con un gruppetto di compagni. E’ tutto perfettamente legale, basta scriverlo nel PEI come viene anche fatto nel nostro caso, come ha per esempio citato qui Carmelo di Bianco sul nero.
Non viene chiesto nulla ai genitori, basta siano in accordo insegnanti di classe e d’appoggio.
Vogliamo anche parlare di come a molti amici con figli speciali di pochi anni più grandi del nostro sia stato proposto il CSE (la scuola speciale o centro diurno o come vogliamo chiamarlo insomma…)?
Capirete quindi perché la scelta toglie il sonno a me e mio marito!
Siamo molto lontani dalle linee guida dell’integrazione dei ragazzi disabili purtroppo…

Bilanci

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Tra meno di due settimane il raggio compirà 5 anni.
E per me è sicuramente tempo di bilanci.
Ancora un anno di asilo e poi dovremo affacciarci inevitabilmente nel mondo diversissimo della scuola primaria (saremo pronti? non lo saremo? riusciremo ad avere le ore di sostegno che ci occorreranno senza andare per vie legali?).
Per ora, quello che so di sicuro è che il più grosso problema del pargolo è un’iperattività molto accentuata, insieme a varie difficoltà nelle abilità sociali.
Nonostante questo, il raggio adora stare coi bimbi, specialmente giocare e fare casino!
Da qualche settimana, oltre alle giornate in asilo a giocare, abbiamo preso il giro di trascorrere se riusciamo il mattino ed il pomeriggio dei sabato al parco giochi.
Mi sto anche informando per qualche corso in piscina (sogno qualcosa tipo acquaticità) ma  – a parte quale possa essere l’orario migliore –  sto riflettendo se sia meglio provare con altri bambini o con l’istruttore 1:1.
Chissà anche che se ci riusciremo, un po’ di sport potrebbe forse anche servire per scaricare un po’ dell’argento vivo che ha addosso 24 ore su 24!
Dal mese scorso mio marito ed io abbiamo ottenuto 25 ore di sostegno settimanali perché 12 ore solamente di sostegno non bastavano per gestire i suoi momenti di iperstimolazione. Ora il pargolo ha ben 4 maestre: due di classe e due di sostegno che si alternano perché quella che gli è stata assegnata originariamente deve seguire anche una bimba in un’altra classe.
A casa  o con il terapista infatti o nelle situazioni in cui il bambino è solo con me (mentre magari facciamo la spesa o passeggiamo) abbiamo raggiunto un ottimo equilibrio, ma alla materna l’insieme dei bambini, dei giochi, dei colori, dei disegni e delle varie attività spesso lo stancano facendolo diventare parecchio iperattivo.
Appena riesco vorrei provare a scrivere una breve guida su come richiedere la legge 104 e l’invalidità perché mi rendo conto che a me ormai (in un certo senso) sembrano passaggi piuttosto semplici, ma purtroppo non è così.