Asilo nido e virus

Che comodità l’asilo nido… Fine delle corse per affidare il pargolo al papà e correre in ufficio, fine dei tentativi di appiopparlo almeno una volta a settimana ai nonni e finalmente un po’ di tempo per le pulizie di casa, il parrucchiere, il poter guardare qualche vetrina tornando dal lavoro…

Sì, magari!

Da quando il raggio è al nido abbiamo già preso le più svariate forme di influenza in circolazione. Dopo due giorni con gli altri bimbi aveva già 38.5 di temperatura.

Vero è anche che stare con gli altri bambini lo sta (o dovrei dire lo stava, visto che ormai è più a casa con la febbre che in asilo) svegliando molto: addio ai capricci, al sentirsi “principino” ed a tutti i vizi che più o meno consapevolmente gli abbiamo dato noi genitori.

Una delle educatrici, che lo ha penso preso a cuore, cerca di farlo giocare e di inserirlo pian piano nel gruppo dei bimbi. L’autorità di questa maestra si riflette poi nel suo comportamento anche a casa: è talmente disciplinato che non sembra neanche nostro figlio!

Per ora però ci stiamo passando le influenze: il raggio a me, io a mio marito, mio marito al raggio… in loop… Quanto manca alla primavera?

Primi giorni al nido

Da una settimana esatta M. ha iniziato “l’avventura” dell’asilo nido.
Abbiamo dovuto anche interrompere l’inserimento e ricominciarlo da zero a causa di un giorno solo (per fortuna!) di febbre, ma quasi a 39!
Da domani inizia con il tempo pieno.
Spero di riuscire a breve ad aggiornarvi su tutte le grandi e piccole novità che si stanno manifestando in questi giorni nel mio cucciolino grazie alla vicinanza di altri bimbetti suoi coetanei.

Bambini nel passeggino ma… fino a che età?

 

Immagine: FreeDigitalPhotos.net

 

Qualche tempo fa mi è capitato di leggere questo articolo sul Corriere della Sera online.

La giornalista parla del fatto che a Milano molte mamme adoperano il passeggino per rapidità per gli spostamenti dei pargoli anche se questi ultimi hanno già 6 anni compiuti o quasi.

Ammetto di aver iniziato dopo la lettura dell’articolo a far caso alle mamme che vedo normalmente per strada: anche nella nostra città – Genova – ho notato bambini grandicelli in passeggini di tutte le fogge e dimensioni: 3 ruote, ultraleggeri, modelli vecchiotti e modelli più nuovi e recenti.

Non sono tantissimi, comunque, perché a causa della conformazione del paesaggio (colline a picco sul mare) non è certamente comodo trascinarsi bimbo, borse e passeggino nelle scalinate ripide o nelle lunghe salite.

Ora però il problema si pone anche a me.

Tra un mese circa M. inizierà il nido. Il mio sogno sarebbe di riuscire a portarlo all’asilo tenendolo per mano, ma da un paio di mesi non dà la manina, si mette a correre all’improvviso o s’impunta e non vuol camminare…

Il mio dubbio quindi è: partire un’ora prima e cercare di fare il percorso casa-nido a piedi o caricarmi il passeggino ultraleggero chiuso in spalla e (una volta finite discese e scalinate) sederci il bambino e correre all’asilo?