Questa estate mi sto godendo i miei giorni di ferie trascorsi col raggio.
Mi vergogno un po’ a dire il vero, perché a maggio/giugno ero partita in quarta per iscriverlo ad un centro estivo: sono andata nella sede dell’associazione sportiva scelta, ho compilato i moduli, richiesto un educatore (a cui ha diritto essendo disabile grave con legge 104 art.3 comma 3), preso accordi per i pagamenti e… tirato il pacco. A luglio infatti l’associazione mi ha contattata telefonicamente dicendomi che ci hanno concesso ben 65 ore di educatore (anziché 60), ma che ci consigliavano di fare una settimana solamente e per giunta full time, non part time come invece desideravo. A quel punto, temendo che 7-8 ore fuori casa in giro per Genova con altri 50 bambini fossero troppe per il raggio mi sono fatta prendere dal panico e lasciato perdere… Lo so – mea culpa – avrei dovuto almeno lasciarlo tentare ma, la mamma H e iperprottettiva che è in me ha preso purtroppo il sopravvento! Riproverò l’anno prossimo e magari prima che vada alle medie riuscirò ad essere meno castrante!
Approfittando quindi dell’inizio delle mie ferie dal lavoro ho portato il mio ragazzino in piscina e come per magia, da un inizio incerto e ansioso coi braccioli, in una manciata di giorni ha preso velocemente confidenza con l’acqua ed è arrivato a dare le prime bracciate con gli occhialini a faccia in giù nell’acqua sollevando i piedi. Dopo parecchio tempo che cerco di far amare un po’ più il nuoto al raggio, ho provato un sollievo immenso quando mi ha chiesto prima di provare senza braccioli e poi di avere degli occhialini per guardare sott’acqua! Purtroppo non esistono foto del ragazzino che incomincia a nuotare perchè portare lo smartphone in acqua non mi sembrava una buona idea 😉 ed il papy era a lavoro, quindi purtroppo niente immagini…
Questa foto è dell’inizio di agosto, in una piscina dove non si tocca. Un altro piccolo evento perchè il raggio sino a qualche giorno prima non si sarebbe buttato neanche per tutto l’oro del mondo. E’ anche la stessa piscina dove io a 5 anni e super miope (prima di operarmi agli occhi nel 2001) sono prima mezza annegata perchè l’istruttore dell’epoca si è distratto, poi ho dato una capocciata tremenda sul bordo, uscendo prima della fine. “Grazie” a questo ho sempre odiato le piscine ma il mio tuffo credo che ormai segni l’inizio di una riconciliazione con gli impianti liguri 🙂
Spesso, durante il giorno, col raggio giochiamo insieme ai videogiochi (Fable III, Simcity, Sim, Lego Indiana Jones ecc…) o portiamo a spasso le nostre cagnoline.
Il raggio tiene Susy, più tranquilla e docile, ed io vado con Selly spesso ribelle ed a tratti anche un po’ incazzosa! Eccole in foto. Volevo fissarle mentre guardavano l’obiettivo, invece ho preso Susy che annusa il lato B a Selly uffa!
Non sono mancati anche i piccoli incidenti, come per esempio quello con lo smartphone. Il raggio infatti aveva per giocare un mio vecchio Samsung che dopo anni di utilizzo ha giustamente tirato le cuoia. Nell’attesa di acquistarne uno nuovo gli ho prestato il cellulare che usavo in casa per leggere i libri in epub o ascoltare musica mentre faccio i lavori. Ho scritto “usavo” perchè un giorno se lo è portato in toilette come ogni tipico maschio italiano ed è caduto… sì proprio lì… andando in corto circuito all’istante. Ho salvato solo la scheda SD ed ora il mio adorato lancia telefonini 🙂 ha un ASUS nuovo fiammante a cui fornirò a breve un paio di braccioli 😉
Ultimo, ma non meno importante, ho preso l’abitudine di leggere al Raggio prima di dormire, qualche capitolo di alcuni romanzi per bambini di Geronimo Stilton oppure alcune storie brevi.
Ecco alcuni dei nostri ultimi titoli:
A breve mi piacerebbe molto acquistare ed iniziare Le avventure di re artù .
E’ il nostro momento di coccole e complicità. A volte cerco di cambiare voce per ogni singolo personaggio o almeno provo ad usare intonazioni diverse. Sembra piacere molto al raggio ascoltare, io intanto rimango in attesa che incominci ad appassionarsi anche alla lettura per conto proprio, scegliendo i titoli che gli piacciono di più.