Ed ecco una foto del nostro week end a Genova…
Ovviamente scherzo, noi a Genova ci viviamo e ci siamo nati, questa è solo una parte di panorama (a ponente) che si vede dall’undicesimo piano della torre A della Regione Liguria. Ma come e perchè ci siamo arrivati?
Lo scorso week end con il marito abbiamo partecipato al corso organizzato da ASL e Regione per gli aspiranti genitori adottivi.
Ebbene sì: se leggete questo post e quest’altro apparirà piuttosto chiaro che sono anni che ormai siamo indecisi se allargare o meno la famiglia, forse ormai troppi e così abbiamo deciso insieme di intraprendere questo cammino.
Non è un ripiego: potrei tranquillamente avere altri figli, ma ormai avrebbero 6 anni di differenza col raggio .
Nell’estate 2011 siamo andati col consorte a richiedere la lista dei documenti da presentare al tribunale dei minori e poi ci abbiamo riflettuto sopra un anno.
Volevamo capire se ci sentivamo pronti a “metterci a nudo” ed ora abbiamo deciso di lanciarci.
Pur sapendo che, se riusciremo ad arrivare in fondo, troveremo bambini traumatizzati, maltrattati, feriti… mi ritrovo spesso a sognare ad occhi aperti la casa con il raggio ed un fratellino (oppure -one?) che giocano. L’idea è più quella di un pargolo che adotti noi 3 franati, insomma un venirsi incontro a metà strada. Sogno un bambino grandicello, anche se avrà molte ferite da sanare ed una storia difficile alle spalle. Sento che abbiamo molto amore ancora da dare, che spero sia abbastanza per 4 oltre che per 3.
Sono sdolcinata da far venire il diabete, ma ora giuro smetto e torno coi piedi per terra.
Ho la stessa sensazione di quando si aspetta di leggere il test e si spera sia positivo, solo che questa durerà anni (nel migliore dei casi) e “nascerà” un pargolo che avrà più o meno l’età per andare alle elementari.
Un abbraccio a tutti.
L’adozione dovrebbe sempre essere vissuta così, come un dono reciproco. Ho diversi conoscenti che purtroppo sono arrivati lì dopo aver conosciuto il dramma della sterilità e non hanno avuto poi più la forza di sopportare l’iter complesso che l’adozione in Italia comporta.
Credo voi abbiate le idee molto chiare e che abbiate già dovuto fare i conti con tanti limiti, cancellandoli con amore e capacità.
In bocca al lupo, dunque!