Vi ricordate questo post di qualche mese fa?
Ecco qui a Genova sta succedendo qualcosa di simile. Ecco anche un articolo da Il Secolo XIX ed un altro da La Repubblica di ieri
Oggi andrò con mio marito ad un incontro con l’asilo del raggio perché è stato deciso di togliere gli insegnanti di sostegno ai bambini disabili per utilizzarli come precari nelle varie sovraffollate sezioni.
Gli insegnanti di sostegno verranno assunti da una cooperativa esterna.
In questo modo però andrà a farsi benedire la continuità educativa.
I bambini si troveranno sballottati con persone che non conoscono e che, secondo me, non hanno la preparazione di una persona che lo fa da quarant’anni come la maestra che ha ora il raggio.
E poi, insomma, una persona che ha appunto decine e decine di anni di servizio ed è prossima alla pensione dovrebbe mettersi a girare come una trottola per coprire “i buchi” delle maestre curricolari nelle varie classi?
Anche se conta poco o nulla, con mio marito ci opporremo con tutte le forze a questo cambio di rotta e cercheremo di far sì che il sostegno rimanga affidato agli insegnanti del comune.
In bocca al lupo! Se nessuno si fa sentire le cose non cambieranno mai di sicuro. Sto battagliando anch’io, per un motivo differente. Mi sembra di lottare contro i mulini a vento, anche perché agli altri genitori va bene se ottengo risultati, ma intanto mi supportano soltanto a parole…
Crepi il lupo!
La vedo difficile, ma voglio provarci… anche nell’asilo di mio figlio coesione zero…