Uno dei più grossi problemi, anzi il l’unico grosso problema per ora per fortuna, che l’agenesia del corpo calloso provoca al raggio è un basso livello di attenzione e l’iperattività.
Quando vado per strada col pargolo devo tenerlo saldamente per mano – tipo mamma/bodyguard – perché sennò rischio che attraversi la strada quando non è il momento giusto, si infili in tutti i negozi passando anche dietro al bancone, cerchi di attaccare bottone con tutti, anche sconosciuti.
In casa abbiamo cercato di abituarci a passargli un gioco per volta o a fargli svolgere un’attività per volta (lui farebbe 20 cose insieme) per non far disperdere troppo la sua attenzione.
Altri problemini sono che è molto attaccato alla sua routine giornaliera: ogni minimo cambio lo manda in crisi, poi è molto ansioso (spesso mi dice che ha paura ma non riesco ad individuare bene di cosa di preciso).
A volte manca di reciprocità nelle risposte: tu gli domandi una cosa e lui non ti risponde o ti dice una cosa che non c’entra nulla.
Altra e, direi ultima cosa, ripete spesso alcune frasi che sono – diciamo così – le sue preferite e gli danno credo sicurezza.
In questi mesi ho cercato qualche testo che potesse aiutarmi nella gestione del bimbo, sicuramente un po’ più impegnativa di un pargolo con il corpo calloso.
Un’amica mi ha suggerito: Nessia Laniado Come insegnare l’intelligenza ai vostri bambini e Come stimolare giorno per giorno l’intelligenza dei vostri bambini (trovate l’immagine delle copertine nel gadget di Anoobi in fondo al blog) che ho trovato molto utili tanto che ho iniziato a cercare qualche terapista Feuerstein qui a Genova ma per ora senza risultato.
Un altro libro che è stato prezioso per me e che sto leggendo in questo momento è: Daniele Fedeli La sindrome di Pierino.
Non voglio cambiare mio figlio, ma trovare invece un approccio educativo che lo aiuti ad instradare la sua grandissima energia in maniera costruttiva.
Per ora sto tentando di seguire i consigli del quarto capitolo: se il bambino fa qualcosa di buono lodatelo, se fa qualcosa che non deve ma non crea pericolo per se e per gli altri non dategli troppe attenzioni così smetterà, se fa qualcosa di sbagliato che crea pericolo per se o altri fermatelo. Il casino è cercare di essere fermi dopo una giornata di lavoro e casini vari.
Altre letture che ho trovato utili (ma in inglese) sono: Educational Suggestion for Children with ACC e Social Behavior in Young Children with DCC entrambi su sito del NODCC (National Organization for the Disorders of the Corpus Callosum).
Ultimissima cosa (giuro!) ho scoperto che il raggio adora stare con mia suocera, forse perché riesce a dargli un’attenzione costante e gli descrive tutto quello che fa quando sta con lui.
Tirar su 4 figli ed parecchi nipoti probabilmente le ha fornito un fortissimo istinto materno e nonnesco ma di questo parlerò magari in un prossimo post.