Ormai il raggio è lanciatissimo nel parlare: certe paroline le capiamo solo suo papà ed io oppure i nonni ma ormai ripete quasi tutto quello che diciamo.
Ha imparato a dire: “Papà fatto cacca” quando effettivamente ha appena fatto pupù, “beacqua” è bere acqua, “futta” è la frutta (specialmente “pea”, la pera che gli piace particolarmente).
Ha paura del buio e quando la sera lo portiamo a letto e spegniamo la lampada che proietta i giochi di luce colorati sul soffitto cerca sempre qualche scusa per riaccendere la luce.
Sale sul suo triciclo e cerca di spingersi coi pedali (anche se adora essere spinto con la maniglia attaccata al manico dietro la sella).
Stesso discorso per il cavallino giocattolo: ci salta sopra, si spinge e ride come un matto quando avanzando il cavallino va su e giù.
A volte (dipende dai giorni) tenta anche di usare il monopattino (a 4 ruote, per i bimbi più piccoli), ma per rimanere in equilibrio ha ancora bisogno di essere tenuto per mano da un adulto.
A settembre dovrebbe passare dalla fisioterapista ad uno psicomotricista, ma sarei curiosa di sapere cosa ne pensano entrambi di questa “esplosione” di linguaggio.
Sarò scema mi ma sembra un miracolo. Da quando era piccino ho sempre cercato di parlargli tanto, ma il raggio non dava segno di volermi rispondere. Quest’inverno gli ho cercato non so quanti libriccini disegnati per fargli vedere le figure e spiegargli i nomi di tutto ciò che vedeva.
Ultimamente il raggio vuole anche disegnare anche se per ora fa solo degli scarabocchi. Mette il pennarello (atossico e lavabile) sul foglio e pasticcia, poi si disegna le mani, poi se lo infila in bocca e infine lo butta in terra!
Sono così fiera di lui!
A breve voglio provare col gioco del memory. Ne ho trovato uno molto semplice con disegnati gnomi e fatine. Vorrei provare a vedere se gli piace.